Inchiesta su FSCIRE (Puntata II)

Nota della Redazione. Riceviamo da parte di un addetto ai lavori una nuova puntata dell'inchiesta sulla Fondazione FSCIRE pubblicata sulla nostra testata a partire dal 20/10/2024 e, coerentemente con le nostre finalità, riteniamo utile pubblicare questo seguito, rinviando, per tutto ciò che concerne la nostra policy editoriale, alla breve nota preliminare preposta al primo pezzo. 

Precedenti puntate dell'inchiesta: 
I-bis. Post Scriptum

«Timeo Danaos et dona ferentes»
Quando il pubblico finanzia il privato che finanzia il pubblico

Continua la nostra inchiesta dedicata al tema dei finanziamenti alla ricerca e alle loro ineguaglianze. Un caso di studio rimane la Fondazione per le Scienze religiose “Giovanni XXIII” (FSCIRE). Chi ha poco tempo vada al cap. 4, ove è la novità di oggi.

1. Palazzo Chigi (ri-)chiama FSCIRE

Innanzitutto un aggiornamento. Dopo la nostra inchiesta (1,[1] 1 bis[2] e post scriptum[3]), la Struttura per gli anniversari della Presidenza del Consiglio,[4] secondo quanto anticipato in una lettera protocollata sottoscritta da una dirigente di cui siamo in possesso, effettivamente «riguardo all’errato inserimento [nella tabella “Adempimenti ex legge del 4 agosto 2017, n. 124 – art. 1, commi 125-129 dell’ente FSCIRE”, n.d.r.] del contributo [di 492.400 € a FSCIRE, n.d.r.][5]tra i “Progetti su bandi competitivi – Pubbliche amministrazioni”», ha provveduto (nel testo: «provvederà») «a sollecitare alla Fondazione una pronta rettifica nella pubblicazione del dato». Infatti, con un ritardo di 2 anni e solo dietro sollecito di Chigi, FSCIRE, nel suddetto rendiconto (che è un adempimento di legge: la 124/0217, art. 1 cc. 125-129) ha “spostato”, ex post, il finanziamento dalla voce “Progetti su bandi competitivi" (conserviamo il PDF della versione del 2022) in quella generica “Finanziamenti pubblici”, ed esso non suona più (come da pdf in nostro possesso) «Progetto 046-2022 […] risultati vincitore (sic) in risposta al bando competitivo relativo alle celebrazioni degli anniversari di interesse nazionale», ma «Progetto 046-2022 […] proposta sulla base di progetto con cofinanziamento/celebrazioni degli anniversari di interesse nazionale»[6] (cofinanziamento: FSCIRE ha contribuito con 75.000 €, in parte “in natura” e la Presidenza del Consiglio con 392.400 €).[7] Ovvero avevamo ragione in toto: non ci fu bando, ma solo un (legittimo) contributo, in base alla libertà di spesa della Presidenza, dietro proposta formulata da FSCIRE, nel periodo in cui il prof. Melloni era membro del Comitato che accettò la proposta e segretario (= direttore) della Fondazione che la fece e che ricevette il contributo (anche se quel giorno, per evitare conflitti d’interesse, come attesta il suddetto documento di Chigi, non partecipò alla seduta e la successiva convenzione fu sottoscritta dal vice-segretario Ruozzi e dal presidente).

Suona perciò curioso il tweet del Professore in risposta a un articolo di giornale che riprendeva un capitoletto di un’inchiesta riguardante esclusivamente FSCIRE (e che non citava la comunità ebraica se non per sottolineare la bontà del ricordo del vile attentato terroristico del 1982 oggetto del finanziamento):[8]

«p.s. che questa notte qualche seminatore di odio antisemita irrida e denigri il lavoro di scavo critico e videostorico di chi partecipò alla ricerca @fscire del 2022 (@BnaiBrith @romaebraica @anniversaritaly @fabioperugia @albertomelloni ) suscita un silenzioso senso di orrore».[9]

Se l’unico errore (non scriviamo “falsa dichiarazione”: concediamo lo sbaglio) lo ha commesso la FSCIRE guidata da Melloni nel suo rendiconto ex l. 124/17, e se l’unica, eventuale, inopportunità (non abbiamo mai scritto “conflitto d’interessi”) potrebbe consistere nell’essere stato Melloni membro di un Comitato che ha approvato la proposta della FSCIRE da lui diretta con un finanziamento di quasi 400.000 € (di cui siamo certi che i rendiconti delle spese siano stati depositati come previsto dalla convenzione del 2022, art. 6, pp. 7-8)[10], cosa c’entra il notturno odio antisemita? Anzi la comunità ebraica romana avrebbe piuttosto da chiedere spiegazioni allo stesso Professore del suo resoconto e della sua duplice posizione, che hanno alimentato una minuscola parte della nostra inchiesta (in tutto precisa) e, cosa ben più grave, del suo tweet che (per rispondere a un articolo riguardante una questione esclusivamente sua) ha tirato in ballo (non scriviamo “utilizzato”) il nome della Comunità, del museo ebraico ecc. Quanto alle “frequentazioni pericolose”, cosa ci faceva, alcuni anni fa, il Professore ospite in Iran, e cosa ci faceva un ambasciatore iraniano dentro le mura di FSCIRE? Le nostre frequentazioni sono più modeste e rimandano a chi, ancor prima del XX settembre 1870, la Comunità romana ha contribuito a liberarla davvero dal ghetto (al contrario dei cattolici di allora).
Chiudiamo qui l’aggiornamento (se si vuole riaprirlo siamo a disposizione; e dormiamo assai bene, anche a prescindere del fatto di essere a conoscenza che un illustre ex alto magistrato ci faccia l’onore di leggere le nostre inchieste prima della pubblicazione).

2. «Realizzare una comunità politica»? Non si parlava di ricerca scientifica?

Interrompe l’esposizione odierna un altro episodio chiarificatore. Citiamo, dal sito dell’arcidiocesi di Bologna, un frammento della cronaca e del discorso tenuto dal Presidente FSCIRE, Prof. Alessandro Pajno (personalità indiscutibile che gratuitamente e nobilmente si presta alla presidenza, mentre tutta l’attività, compresa la ricerca di finanziamenti, fa capo al segretario), in occasione dell’ultima visita del Presidente Mattarella in FSCIRE (la quarta di un presidente della Repubblica, la terza in 12 anni, la seconda di Mattarella: caso unico ed eloquente):

«[Alla visita] sono intervenuti il presidente della Fondazione, Alessandro Pajno, il segretario della stessa, Alberto Melloni, e il cardinale Matteo Zuppi. A 70 anni dalla sua fondazione – ha detto Pajno – si è visto un aumento delle sedi, dei ricercatori, ma rimane intatta l’ispirazione originaria del fondatore Dossetti. Attraverso le sue relazioni, le attività e il dialogo cerca di testimoniare l’eredità di Dossetti, per una democrazia volta a realizzare una comunità politica sostanzialmente, e non formalmente, rinnovata» [grassetto nostro].[11]

Non possiamo (per quanto più cauti sull’eredità di Dossetti) che condividere in toto l’auspicio. Tuttavia il discorso si riferisce a una fondazione privata che introita annualmente oltre 5 milioni di denaro pubblico esclusivamente ai fini della ricerca scientifica, erogati per l’appunto in massima parte dal Ministero dell’Università e ricerca. Forse il sito dell’arcidiocesi ha collocato erroneamente il luogo del discorso, tenuto invece in un think tank politico? O in una sede di partito? Qualcosa non torna: stiamo studiando enti privati di ricerca, non cantieri di azione politica.
Un altro mantra in FSCIRE è “promuovere una riforma della Chiesa col solo peso della ricerca” e si ripete che “la storia non è uno sport da signorine”, dunque – arguiamo – qualcosa da fare con l’elmetto in testa – che protegge il cervello anche dalle idee altrui. Quanto alle “signorine” non è maschilismo: in tempi lontani un sindaco, inaugurando un convegno, fece l’errore di rivolgersi a Gina Fasoli con quell’appellativo, e se ne pentì, dopo che la storica gli spiegò in termini efficaci la differenza tra l’epiteto usato e la dignità di un professore ordinario. Ma “promuovere una riforma della Chiesa” è cosa assolutamente differente dallo studiare laicamente, con metodo storico-critico, senza a priori, la storia della Chiesa (o di qualsiasi altro oggetto di ricerca). Descrivono bene questa commistione “adulterina” alcuni articoli di Sandro Magister (sempre dotato di ottime fonti), che illustrano vere agende (e agenda setting) concepite in FSCIRE e a Bose (al tempo del membro a vita del CDA FSCIRE Enzo Bianchi, ora “silurato” dal papa, privando la Fondazione di ogni potere tra le mura leonine).[12]
È dunque la stessa natura epistemologica della ricerca realizzata in FSCIRE a manifestare ambiguità irrisolte e (con le migliori intenzioni) irrisolvibili, in rapporto a finalità di natura “pratica”.

Il punto dirimente, ribadito da molti, in primis da Paolo Prodi,[13] è che, se questo è il fine di FSCIRE, come possono non essere (in buona fede) la scelta dei temi di ricerca e i risultati conseguenti viziati alla radice da un finalismo di natura politico-ecclesiastica, che nulla ha a che fare con la ricerca accademica? Lavorare per il cattolicesimo democratico, per una politica rinnovata (o per “custodire” e promuovere la realizzazione di una particolare eredità del concilio Vaticano II di cui ci si ritiene custodi) sono obiettivi rispettabili, ma non dovrebbero essere finanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca, bensì da altri enti politici o ecclesiastici (infatti qualche contributo da parte della CEI vi è stato). Ove finisce lo scopo politico-ecclesiastico e ove iniziano gli studi storici “disinteressati”? Inoltre è possibile studiare con metodo storico sé stessi, scrivere la propria autobiografia? Perché la ricorrenza delle figure di Dossetti, Lercaro e di altre personalità contigue o affini all’esperienza di via S. Vitale 114 e di temi che la vedono impegnata dagli anni Sessanta (ad es. l’ecumenismo “visibile” con gli ortodossi di E. Bianchi, la sinodalità, la collegialità, la povertà della Chiesa, l’apporto dei cattolici democratici come “riserve della repubblica”, ecc.) è ininterrotta tra i temi di ricerca e non può essere ateisticamente neutrale (nemmeno col più tenace sforzo, in quanto sono coinvolte le eredità dei propri progenitori, le passioni condivise, l’intento di riformare la “ditta”). Si avranno testimonianze, ma non studi storici. In FSCIRE si sostiene che “non ogni anticaglia è degna di studio”: e qui si erra: ogni anticaglia come ogni aspetto dello scibile, a suo modo, è degno di una ricerca disinteressata (soprattutto negli ambiti umanistico e delle scienze “dure”). Senza contare la “tentazione” dell’aziendalismo e dell’esercizio del potere.
Questa ambiguità è un nodo cruciale sul piano scientifico, ma anche una spiegazione per cui a livello parlamentare o regionale si susseguono proposte politiche che, tradotte in leggi e delibere, portano a benefici economici (senza contare le sedi) di quasi 21 milioni dal 2018 al 2023, più che raddoppiati dalla prima data alla seconda (i 5 milioni sono superati nel 2022 e 2023 e probabilmente nel 2024: il governo di destra, insediatosi nel 2022, non penalizza FSCIRE). La stessa gratuita presenza nel CDA di Beniamino Andreatta, Valerio Onida, Luigi Zanda, Franco Bassanini (già ministro, presidente della CDP, presidente Astrid, che coinvolge Amato, D’Alema, Prodi), Piero Giarda, Gabriele Albonetti, ecc.,[14] mostra il rilievo che il mondo politico attribuisce a FSCIRE. La citata (pseudo-)notizia di Dagospia[15] riguardava la proposta da parte di Linda Lanzillotta, moglie di Bassanini, di destinare a FSCIRE 426.245 € per «dotare il sistema della ricerca italiana di una infrastruttura…» (di fatto riconoscimento come Infrastruttura di Ricerca – IR –, con l’inserimento nella tabella del FOE 2014). Nel 2015 furono i deputati Pd emiliani Maino Marchi, Vanna Iori ed Emanuele Fiano a proporre in finanziaria il bando-“cornucopia” da 1 milione annuo per 5 anni per «tutelare la funzione e le infrastrutture di ricerca delle scienze religiose».[16] (il milione annuo continuò dal 2021). Furono poi la Finanziaria 2020 (l. 160 del 27.12.2019, art. 1, cc. 273-74), 2021 (l. 178 del 30/12/2020, art. 1, c. 543), 2022 (l. 234/2021 art. 1 c. 761) ad assicurare entro il 2023 6.000.000 € per la succursale palermitana, di fatto (almeno nella Finanziaria 2020, da cui il Decr. Prot. 1186 27.07.2020, Dir. gen. ric., Uff. V) in base al “vecchio” bando Marchi-Iori-Fiano del 2016 («infrastrutture … nel settore delle scienze religiose, e con i quali siano già in essere … accordi»). Secondo la stampa[17] sarebbe stato in particolare il sen. Zanda (già CDA FSCIRE) a proporre un emendamento alla finanziaria 2021 per 2,8 milioni, tra il 2022 e il 2024, per la sede di Palermo (ma solo nel 2023 per la stessa entrarono 3 milioni). In Regione E.R. l’assessore Patrizio Bianchi, poi ministro dell’Istruzione, approvò l’emendamento al bilancio di Giuseppe Boschini, che stanziava 500.000 € annui per il triennio 2017-19 in favore di FSCIRE,[18] impegno prorogato per il triennio 2021-23,[19] e poi per il 2024-26;[20] e da provvedimenti politici regionali e nazionali giunsero 4 miliardi di lire e 1,2 milioni per gli edifici.[21] Qui non interessano le cifre, già elencate nella prima puntata (a cui si rimanda), ma evidenziare la contiguità (lecita: una legge finanziaria è lecita) con la politica. Nessuno ha forzato o corrotto uomini politici: sono questi che liberamente, evidentemente concordano con le finalità della Fondazione.
Niente di male nei finanziamenti (male per chi non ne riceve altrettanti). Ma il finalismo a ciò sotteso diventa sul piano scientifico un problema di assoluta urgenza nell’ambito della ricerca storico-religiosa italiana, nel momento in cui l’Università di Modena e Reggio è capofila (con il coordinamento proprio del Prof. Melloni, docente a Reggio, e il coinvolgimento pieno della “sua” FSCIRE) del nuovo Dottorato nazionale in studi religiosi (DREST). Già il fatto che molti posti ben finanziati siano rimasti scoperti è un segnale ancora da esaminare: scarsa attrattività? Mancanza di richiedenti validi? Inoltre già nel 2022 Paolo Scarpi aveva, in una prospettiva strettamente scientifica, criticato sia lo stampo “aziendalistico” del dottorato nazionale, sia la sua prospettiva dedicata ai monoteismi (e perché, delle altre, solo al Buddismo?): “studi religiosi” che, a dispetto del loro nome, rischiano di trascurare e penalizzare il mare magnum che ricade nel campo della Storia delle Religioni e dell’antropologia (religioni antiche, africane, precolombiane, ecc.). Cito: «Nata … assieme all’Antropologia culturale, all’Etnologia e all’Etnografia per spiegare a noi l’altro da noi, la Storia delle religioni a chi la pratichi in maniera sistematica, aconfessionale e nel rispetto di quell’ateismo metodologico che esclude la costruzione di una qualsiasi gerarchia …, offre la possibilità di acquisire elevate competenze e conoscenze in forma storico-critica».[22] Non a caso già nel 2019, quando il dipartimento di storia dell’Università di Bologna stava per aderire ad una sorta di ibrido (“chimerico”) consorzio sulle scienze storico-religiose con FSCIRE e con la facoltà teologica dell’Emilia-Romagna (ognuno con funzioni diverse e inconciliabili), furono gli antropologi e gli storici delle Religioni (appoggiandosi a contrasti nati a seguito di un concorso) a far naufragare il disegno, per evitare di trovarvisi imbrigliati (a sottrarsi fu la facoltà teologica – se ne dirà in una prossima puntata: il tema è vasto e non può essere ristretto entro queste righe).

3. Contro i moralisti

Oggi desideriamo esporre un caso inconsueto, su cui abbiamo visionato l’intera documentazione.
Ma guai a chi si scandalizza! Non siamo portatori di moralismi: ricerchiamo documenti e testimonianze (dubitiamo che le seconde possano essere negate in una sede formale), li valutiamo, scartiamo il pettegolezzo e ciò che non possiamo provare. Non intendiamo cambiare il mondo. E con chi? Con la corporazione degli accademici e aspiranti tali? Che prestarono giuramento al fascismo con sacrosanti distinguo; occuparono i posti dei professori ebrei dopo le leggi razziali e li mantennero nel dopoguerra; per improvviso risveglio di coscienza divennero antifascisti; firmarono l’appello contro Calabresi, perché il vento tirava di lì; digerirono la riforma Berlinguer; e quella Gelmini, dato che alle commissioni per le abilitazioni si può telefonare e i concorsi lasciano liberi di comporre commissioni “blindate” e di attribuire ai criteri prefissati un punteggio a scelta. Ho sotto gli occhi la stroncatura, da parte di un commissario per un’abilitazione, di una monografia che lui stesso aveva pubblicato con propri fondi nella propria collana (all’autrice non rinnovò il contratto; e quando la stessa ottenne un posto in un’università estera, sostenne che l’aveva procurato lui: in quell’ateneo stanno ancora ridendo). Accademici, ritenete che sia vostro diritto la cooptazione, che la legge vada aggirata nella sostanza (telefonare, accettare richieste, ecc. costituisce reato)? Tutelate il territorio come ogni corporazione? Che differenza vi è rispetto a chi, ritenendo proprio diritto non pagare tasse eccessive, evade il fisco e priva i concittadini di servizi essenziali? Un convincimento soggettivo accostato ai concetti di diritto e di “territorio” (animalesco, tribale, mafioso), costituisce la radice dell’immoralità. Socrate morì per non indebolire la legge. Questo non ha a che fare con il fatto che i vincitori italiani di borse europee le spendano in atenei stranieri? E con il fatto che il Vostro Paese sia ultimo in ogni graduatoria, non per maledizione divina, ma per azioni e omissioni umane? Qualcuno propone riforme. Ma non vi è riforma di fronte alla convinzione irriformabile di detenere un diritto che viola la legge (chi non condivide si adegua). Enrico Fermi (!) perse un concorso perché non destinato a lui ed ebbe la cattedra perché O.M. Corbino fece bandire un concorso di fisica teorica a Roma.
L’unica possibilità che rimane è indagare, documentare, divertirsi.
Il reclutamento non è un problema, sosteneva un mio maestro: un professore intelligente piazza un allievo meno intelligente di lui, perché stia al suo posto e non gli faccia le scarpe; a sua volta l’ex allievo piazza uno più cretino di lui. Ma quest’ultimo è tanto cretino che si fa ingannare da uno studioso intelligente che si finge cretino e lo sistema. Sicché il ciclo di tre generazioni ricomincia e assicura che in università vi siano un terzo di professori intelligenti, un terzo dignitosi e un terzo cretini, in perfetto, perenne e accettabile equilibrio.

4. Una cronaca singolare

Ecco quindi un enigma divertente:

2013-14: L’ente privato A, il cui direttore è il prof. X, finanzia con ca. 400.000 € euro 3 posti di RTD/a nell’università Z, dove il prof. X è ordinario, tra cui un posto nel dipartimento del prof. X, nella disciplina insegnata dal prof. X. Nella commissione per la materia del prof. X siede il prof. X, direttore dell’Ente X che ci ha messo i soldi. Vince Y, allievo del prof. X e membro dell’ente X. Scaduti i 3 anni, si fa il concorso per RTD/b: in commissione non ci può più essere il prof. X, ma restano gli altri 2 della vecchia commissione (per 2/3 uguale per 2 concorsi, stesso dipartimento, materia e vincitore). Unico concorrente, rivince Y. Qualcuno chiede le carte (non coperte da segreto) all’ateneo Z, che non le dà. Ma all’interno qualche pezzo grosso le tira fuori, circolano e giungono anche a noi. Rebus: chi è X? 
Soluzione: lasciamo parlare i documenti (che nessuna penna potrebbe superare per suspence), nudi e crudi, ma ben acconci di date e numeri di protocollo. Non sono stati inviati a noi, ma, circolando, ne abbiamo preso visione. 

DOCUMENTI:


3 fascicoli di 12 pagine, ognuno per ogni concorso, in totale 36 pp., provenienti da UNIMORE (non da FSCIRE).

1° fascicolo:

Prot. n. 13856, 15 luglio 2013 (correzione su 2012)

Spett. FSCIRE
Al dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
Oggetto: Finanziamento di un posto di ricercatore a tempo determinato ex art 2 lettera s) vigente Regolamento d’ateneo da assegnarsi mediante concorso al seguente macro settore concorsuale 09/H - Ingegneria informatica ING - INF / 05 sistemi di elaborazione delle informazioni, si conferma l’accettazione di questo Ateneo alla suddetta proposta ai sensi e per gli effetti degli artt. 1326, 1329 e 1330 cc.
Codesto spettabile finanziatore dovrà entro e non oltre 30 giorni naturali e consecutivi dal ricevimento del presente trasmettere debitamente compilato e sottoscritto l’allegato schema di convenzione (allegato sub lettera A), nonché produrre polizza fideiussoria (come da allegato sub lettera B).
Resta inteso che la presente accettazione è risolutivamente condizionata alla mancata autorizzazione da parte degli organi accademici dell’Ateneo e in tal caso Codesto Spett.le Finanziatore nulla potrò avanzare nei confronti dell’Ateno stesso.
Distinti saluti                                                                 
Il direttore generale                                                                                                              
dott. Omissis nostro»

/

Segue Lettera di FSCIRE

«“Visto il positivo risultato del progetto Pon-Dicet e del Cluster Edu e le collaborazioni attive per il progetto Pico da noi promossi in stretto rapporto coi vari Dipartimenti di Unimore e pertinenti i campi del Cultural Heritage nel quale si collocano le azioni e gli scopi scientifici di quel filone, siamo lieti di comunicare che la Fondazione per le scienze … ha intenzione di contribuire in misura sostanziale al finanziamento di un posto di ricercatore a tempo det. … da assegnarsi mediante concorso al settore scientifico disciplinare […]
Il finanziamento è pari a Euro 146.562, 00 (euro 48.853,79 annui) [la cifra va moltiplicata per 3, essendo 3 i concorsi: ca. 439.686,00 €, n.d.r.] come previsto dai regolamenti dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia; … da intendersi distribuito nell’arco di 3 anni.
Al termine di ciascun anno Fscire riceverà una relazione scritta dell’attività prodotta.
Il finanziatore precisa che il finanziamento in oggetto non è determinato da alcuna controprestazione di natura professionale o economica in genere, svolta da parte di docenti dell’Ateneo o della facoltà nei confronti di FSCIRE o di società ad essa collegate e che nessun dipendente o amministratore di FSCIRE è interessato a titolo personale al finanziamento. Fiduciosi in un favorevole accoglimento della proposta di finanziamento, restiamo in attesa di indicazioni da parte vostra e porgiamo distinti saluti.
La presente nota rappresenta una proposta irrevocabile ai sensi degli articoli 1326, 1329 e 1330 cc di cui l’Ateno si riserva l’accettazione entro 1 mese.
prof. Omissis nostro
Presidente di FSCIRE”»

/

Segue la «Convenzione Unimore – FSCIRE per il concorso in oggetto

tra il dr. omissis nostro

Alberto Melloni

e Il direttore del dipartimento

Modena senza data e nr. di protocollo»

/

segue estratto del verbale del CDA della FSCIRE del 17 dicembre 2010

firmato da Alberto Melloni e omissis nostro

/

Lo stesso (= 2° fascicolo analogo) è ripetuto tra FSCIRE e il Dip. di scienze fisiche, informatiche e matematiche nel ssd 02/ Scienze fisiche - 02/B Fisica sperimentale e della materia per un secondo posto da RTD a (prot. 13858 del 15 luglio 2013).

/

3° fascicolo analogo, al Dipartimento di educazione e scienze umane per un posto ssd 11/1 discipline storiche - M - STO/07 storia del cristianesimo prot. 13857 del 15 luglio 2013.

La fidejussione firmata a Milano 8 novembre 2013 con BPM nr. 150162276 è sottoscritta da A. Melloni e omissis nostro e da due dirigenti della Banca, omissis nostro.

Nota: Nella menzione dei tre posti, in premessa, dopo avere nuovamente precisato i settori:

«la Società FSCIRE [per esteso] cod. fisc. Omissis nostro P.IVA omissis con sede legale omissis ha manifestato l’interesse a contribuire al finanziamento di tre posti di ricercatore a tempo determinato ex art. 2 lettera a) vigente Regolamento d’ateneo da assegnarsi mediante concorso ai seguenti settori concorsuali:…”

Terminano i 3 fascicoli. Seguono i docc. posteriori riguardanti i 3 concorsi:

- Delibera Consiglio del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” del 27/11/2013

- Analoga delibera Consiglio del Dipartimento di scienze fisiche, informatiche e matematiche.

- Analoga delibera del Consiglio del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane in data 21/11/2013";

- Parere favorevole del collegio dei Revisori dei Conti Unimore del 12/11/2013.

- Delibera del Consiglio d’Amministrazione Unimore del 28/11/2013.

V’è poi la documentazione relativa allo svolgimento dei tre concorsi: bandi, verbali delle commissioni, decreti di approvazione degli atti di tutti tre i concorsi (per il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane c’è un ricorso al TAR).

Per Dipartimento di Educazione e Scienze Umane:

- Decreto Rep. n. 229/2013, Prot. n. 21431 del 29.11.2013: Indizione procedura di valutazione comparativa per la copertura di 1 posto di ricercatore a tempo determinato ai sensi dell’art. 24 comma 2 lettera a), della l. 30 dic. 2010 n. 240 per il Settore Concorsuale 11/A4 - SCIENZE DEL LIBRO E DEL DOCUMENTO E SCIENZE STORICO RELIGIOSE – SSD M-STO/07 - STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE, presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane[23]. (http://bandi.miur.it/jobs.php/public/job/id_job/17161).

- Prot.n. 879 del 17/01/2014 e prot. 880 del 17/01/2014: note di proposta delle commissioni per Ingegneria e per Scienze Umane.

- D.R. Rep. n. 4/2014, Prot. n. 925 del 20/01/2014 Nomina delle commissioni ecc. ecc. […] Sono nominate le 2 Commissioni giudicatrici

A) per la procedura di valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Ricercatore Universitario a tempo determinato presso il Dip. Di Ingegneria “E. Ferrari” SSD ING-INF/05 SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI – Settore concorsuale 09/H1: SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI nelle persone di omissis nostro;

B) per la procedura di valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Ricercatore Universitario a tempo determinato presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane – S.S.D. M-STO/07, Settore concorsuale 11/A4, nelle persone di Alberto Melloni, Stefano Calabrese, Claudio Gianotto (la commissione di Fisica è nominata con altro decreto).

- Circolare Modena, 27/01/2014, che convoca i candidati per l’orale il 13 febbraio 2014 alle ore 09.30, presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane sala Riunioni, via Allegri 9, 42121 - Reggio Emilia.

- D.R. Rep. n. 3749/2014, Rep. 61 del 03/03/2014, con il quale sono approvati gli atti della procedura di valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Ricercatore Universitario a tempo determinato S.S.D. M-STO/07, Settore concorsuale 11/A4; vincitore F.R. (ora vicedirettore FSCIRE, n.d.r.)

- Sentenza del TAR Emilia Romagna, pubblicata l'11/02/2015, nella quale l’Ateneo risulta soccombente nel giudizio amministrativo, fra le altre cose, per irregolare composizione della commissione giudicatrice (nello specifico si basava sulla non competenza di uno dei commissari, il prof. Calabrese, non attivo nell’area di ricerca di interesse come previsto dall’articolo 5 del regolamento di Ateneo. [https://portali.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_bo&nrg=201400463&nomeFile=201500131_01.html&subDir=Provvedimenti]

- Decreto Rep. n. 127/2015 Prot. 10188 in data 25/05/2015, Nomina nuova commissione in seguito a sentenza TAR (Commissari: Francesca Cocchini – al posto di Calabrese –, Claudio Gianotto, Alberto Melloni).

- Decreto Rep. 37 prot. n. 18058/2015, Modena, 21/09/2015, approvazione atti da parte del rettore Prof. omissis nostro (PDF).

Indi:                   

Concorso per RTD/B del 2018, dati tratti dalla lettera dell’Osservatorio sui concorsi.. (OICU). In sostanza: In Commissione Cocchini, Giannotto (come nel precedente concorso) e (nuova) Emanuela Prinzivalli. Unico Candidato: F.R., che (ri)vince. L’OICU segnala al rettore che la commissione, composta per i 2/3 come la precedente, è inopportuna. Il Rettore risponde che è tutto legale. L’OICU non contesta la legalità, ma commenta la stranezza di un solo concorrente, vista la “fame” di posti tra i giovani studiosi.

QUESTI I DOCUMENTI. CURIOSITÀ:

FSCIRE (Fondazione per le Scienze Religiose) finanzia (è così “ricca” da farlo?) a UNIMORE, oltre a un concorso in Storia del Cristianesimo, altri due alle facoltà di ingegneria e fisica con la motivazione: «Visto il positivo risultato del progetto Pon-Dicet e del Cluster Edu e le collaborazioni attive per il progetto Pico da noi promossi in stretto rapporto coi vari Dipartimenti di Unimore e pertinenti i campi del Cultural Heritage nel quale si collocano le azioni e gli scopi scientifici di quel filone…». Concordiamo (invece un lettore ignorante, apprendendo dalla stampa che il termine è entrato nell’Enciclopedia Treccani, potrebbe qualificare il testo secondo la voce relativa, scritta del linguista M.A. Cortelazzo, accademico della Crusca).

FSCIRE, vive soprattutto di fondi pubblici: ad es. proprio nel 2014 FSCIRE (ancora non ricca e lontana dalle successive infornate di milioni) entra nel FOE con l’assegnazione dei 426.245,00 € di fondi pubblici ai fini (tra altri) di costituire un’infrastruttura di ricerca [n.d.r.: ex art. 2, punto 83, reg. (UE) n. 651/214 della Commissione], che poi costruisca un ERIC (European Research Infrastructure Consortium).[24] Eppure l’anno precedente FSCIRE aveva viceversa donato all’ente pubblico (Unimore) questi 439.686,00 € (se abbiamo ben calcolato), di fondi privatiIronia vuole che queste due voci d’uscita e d’entrata siano praticamente identiche: nel cambio FSCIRE ci “rimette” ca. 13.000 €! Insomma, ricevuti i finanziamenti pubblici, ne restituisce una buona fetta al pubblico: e rientrando UNIMORE nell’ambito del MIUR, finanziatore di FSCIRE, si tratta proprio di una restituzione al MIUR. Perché tanta generosità? Il CDA e i revisori dei conti FSCIRE cosa avranno detto?

Non deduciamo nulla: ci basta la scoperta di un episodio probabilmente unico nella storia dell’accademia italiana. Il rettore dell’Università di Bologna, anni fa, rifiutò una generosa donazione di un ordine di suore per un concorso per ordinario, caso finito su tutti i quotidiani nazionali. In altre donazioni bolognesi per RTD/A il donatore, o direttore della fondazione donatrice, non finì membro della commissione di concorso per posti da lui, o dalla fondazione da lui diretta, finanziati e non lavorava – almeno non più – nell’università e nei dipartimenti donatari.[25]

La morale della favola non c’è, se non forse che il mondo è così matto che (talora) il pubblico finanzia il privato che finanzia il pubblico (…alla fiera dell’Est).



[1https://www.cantierestoricofilologico.it/2024/10/fscire-uninchiesta_20.html

[2] https://www.cantierestoricofilologico.it/2024/11/inchiesta-su-fscire.html

[3] https://www.cantierestoricofilologico.it/2024/12/inchiesta-su-fscire-post-scriptum.html

[4] https://anniversarinazionali.governo.it/it/attivita/accordi-e-convenzioni/ , https://anniversarinazionali.governo.it/it/

[5] https://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Sovvenzioni/AttiConcessione/ElencoAttiConcessione/contratti/Detail?IdContratto=8969 , https://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Sovvenzioni/AttiConcessione/DocAttiConcessione/cncs_8969_8974_Conv_AllA_FSCIRE_1941.pdf , https://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Sovvenzioni/AttiConcessione/ElencoAttiConcessione/?criteria=Soggetto%20like%20%27%25fondazione%20per%20le%20scienze%20religiose%25%27%20&page=0

[6] https://static.fscire.it/ee/98/adempimenti_legge-4-08-2017-n-124-2.pdf

[7] https://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Sovvenzioni/AttiConcessione/DocAttiConcessione/cncs_8969_8974_Conv_AllA_FSCIRE_1941.pdf

[8] https://lanuovabq.it/it/scuola-di-bologna-una-mostra-pagata-a-peso-doro-dallo-stato

[9] https://x.com/albertomelloni/status/1849668849852944406

[10] https://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Sovvenzioni/AttiConcessione/DocAttiConcessione/cncs_8969_8974_Conv_AllA_FSCIRE_1941.pdf

[11] https://www.chiesadibologna.it/fondazione-scienze-religiose-la-visita-di-mattarella/

[12] https://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350916.html , https://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350856.html , https://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/21473.html , https://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/38108.html , https://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7442.html , https://www.viandanti.org/website/lettera-di-63-teologi-italiani-maggio-1989/ Bianchi sarebbe fautore di non poche nomine, in campo ecclesiastico e non. Dopo il “siluramento” da parte di papa Francesco manterrebbe una certa influenza in ambito laico piemontese-lombardo. La pesante punizione voluta dal papa non dipenderebbe da motivi teologici/ecclesiologici, ma ad altro, per cui sarebbero stati presi sul serio i litigi interni alla comunità dovuti alla personalità di Bianchi e al suo ruolo anche dopo il ritiro formale dal priorato. I recenti commenti giornalistici di Melloni, ad esempio sulle arbitrarie misure contro Becciu (ed altro), suonano critici nei confronti del pontefice. Ma anche un suo giudizio in sede di abilitazioni (ne diremo) ha colpito un esponente primario del gruppo ora in auge in Vaticano. FSCIRE in compenso ha “guadagnato” peso in ambito politico: chi ha introdotto Melloni a Bruxelles (niente di meno che come Chief Scientific Advisors della Commissione Europea) e a Pechino (con minor fortuna)? Non ci interessano invece articoli critici ospitati in sedi tese a combattere da un punto di vista tradizionalista il “progressismo” di FSCIRE e del suo segretario (ma è significativo che vi siano: alludono a un presunto “schieramento” di FSCIRE al di fuori dell’ambito della ricerca, piuttosto in campo politico/ecclesiologico, con accuse di “eresia” del tutto estranee a queste righe).

[13] https://lanuovabq.it/it/laltro-prodi-demolisce-il-tempio-progressista , https://www.mulino.it/isbn/9788815263520

[14] https://www.fscire.it/chi-siamo-1/organi (senza gli ex membri del CDA).

[15] https://www.dagospia.com/politica/regalo-luigi-zanda-fondazione-per-scienze-religiose-giovanni-xxiii-88245 , https://www.imolaoggi.it/2014/11/08/senato-400mila-euro-a-fondazione-per-scienze-religiose-nel-cda-ce-zanda-pd/

[16] Articolo 1, commi 213-214 della legge n. 208 del 28 dicembre 2015; cfr. https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=01004694&stampa=si&toc=no Come previsto dal bando, il 12 dicembre 2016 Melloni e il Direttore generale MIUR per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca, Vincenzo Di Felice stipulavano l’”Accordo di Programma per l’esecuzione del Progetto dal titolo “ReSILiENCE. Religious Studies Infrastructure: Library &Experts Network reaserCh from Europe” prevedendo i suddetti 5 milioni per i 5 anni dal 2016 (approvato dal capo Dipartimento Mancini il 22 dicembre, Prot. 3575 –vidimato dalla Corte dei Conti il 15 febbraio 2017).

[17] https://www.reggioreport.it/2021/12/agape-fraterna-28-milioni-pubblici-alle-scienze-religiose-di-melloni-promotore-il-senatore-zanda-testimone-di-nozze-del-prof/

[18] https://darioreggio.it/2017/07/24/dario-de-lucia-fondazione-papa-giovanni-xxiii-dossetti-melloni/

[19] Art. 5 della L.R. 12/2020 già cit. nella prima puntata a cui si rimanda: https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:legge:2020;12&dl_t=text/xml&dl_a=y&dl_id=10&pr=idx,0;artic,0;articparziale,1&anc=art5 .

[20] https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:progettodileggelicenziato:XI;7655 13/12/2023 Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024-2026, art. 4 "Contributo straordinario alla Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII": "Le autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 21 della legge regionale 1° agosto 2017 n. 19 (Assestamento e prima variazione al bilancio di previsione della regione Emilia-Romagna 2017-2019) e dall’art. 5 della legge regionale 29 dicembre 2020, n. 12 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (Legge di stabilità regionale 2021)) sono integrate, nell’ambito della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali - Programma 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Titolo 1 Spese correnti, di euro 400.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026."

[21] https://www.fscire.it/chi-siamo-1/sedi

[22] https://www.roars.it/qualche-appunto-e-qualche-considerazione-la-lm-64-in-scienze-delle-religioni-e-il-dottorato-di-interesse-nazionale-in-studi-religiosi/

[23] Il bando di cui al Decr. Rep. n. 229/2013, Prot. n. 21431 del 29.11.2013, presentava un dettagliato «Programma di Ricerca», http://bandi.miur.it/jobs.php/public/job/id_job/17161: «il ricercatore a tempo determinato dovrà possedere competenze didattiche e di ricerca nell’ambito della Visual History and Religion (settore scientifico disciplinare M-STO/07). E’ richiesto uno studioso di storia del Cristianesimo perché la Visual History viene declinata sul tema dell’analfabetismo religioso, con l’intenzione di sviluppare e produrre strumenti didattico divulgativi e modelli educativi che integrino le conoscenze pertinenti alla storia del cristianesimo». Chi in FSCIRE si occupa di Visual History and Religion?

[24] https://eur-lex.europa.eu/IT/legal-content/summary/european-research-infrastructure-consortium-eric.htmlhttps://research-and-innovation.ec.europa.eu/strategy/strategy-2020-2024/our-digital-future/european-research-infrastructures/eric_en

[25] Si trattava di posti di ricercatore a tempo determinato (RTD/a) da parte di una fondazione bancarie, la cui dirigenza era ormai lontana dall’Ateneo.

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