
A primavera 2022 individuai un bando dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli che sembrava fatto su misura per me. Era per un posto da ricercatore di tipo B, specializzato in archeologia degli insediamenti italici e della cultura materiale di epoca classica, che avrebbe dovuto svolgere ricerca, attività di laboratorio, di docenza, seminari, convegni e coordinare anche attività sul campo (D.R. n. 265 del 30/03/2022).
Il profilo era perfetto per me che ho riletto i dati del South Etruria survey, definita in letteratura archeologica la regina di tutte le ricognizioni e su cui ho prodotto molti risultati. Inoltre, mi sono molto occupata di ville di epoca arcaica, repubblicana e imperiale sia in ambito laziale sia lucano, ricostruendone la storia, la proprietà con i suoi vari passaggi da senatorie a imperiali, i caratteri economici e sociali, con approccio sempre rigorosamente interdisciplinare. Tra le mie specialità vi è inoltre la conoscenza del materiale ceramico di vari contesti geografici e su un ampio periodo storico compreso tra l’età arcaica e quella tardoantica, ceramica che ho sempre usato con approccio storiografico per “raccontare” la storia degli insediamenti, dei consumi e delle società antiche. Decido, quindi, di iscrivermi, predisponendo la domanda corredata da tutta la documentazione richiesta (titoli di studio, esperienze professionali, curriculum, pubblicazioni, conoscenza della lingua inglese ecc.). Sembra tutto molto semplice e per le pubblicazioni si prevede l’invio di soli 12 titoli a scelta tra quelli prodotti negli ultimi 10 anni.