La guerra dei Trent'anni: da Vestfalia ai Pirenei (11/07/2025)

Venerdì 11 luglio 2025 alle ore 18:00 Parresia, piattaforma digitale dell'Associazione CLORI e del suo network Cantiere Storico Filologico, a chiusura del ciclo di puntate dedicate alla guerra dei Trent'Anni (1618-1648), trasmette una live dedicata alle Paci di Vestfalia (1648) e ai successivi 11 anni di belligeranza tra Spagna e Francia.

Luca Al Sabbagh dialoga con Bruno Mugnai.

LINK DIRETTO ALLA LIVE: https://www.youtube.com/live/IInwh2lJi-E

Andronico Nukios (Nicandro) tra cattolicesimo, ortodossia e riforma protestante

Andronico Nukios o Nicandro (Νίκανδρος Νούκιος), nacque a Corfù alla fine del XV secolo, in una famiglia agiata di farmacisti (o speziali). Dopo la distruzione dell’isola da parte degli Ottomani (1537), si trasferì a Venezia, dove risiedette per circa tredici anni, ricoprendo un ruolo di rilievo all’interno della comunità greco-ortodossa locale. Segretario e lettore ecclesiastico della Confraternita di San Giorgio dei Greci, fu coinvolto nei contrasti interni tra filo-ortodossi e filocattolici (detti uniati), contribuendo alla difesa dei privilegi liturgici e giurisdizionali tradizionalmente riconosciuti alla comunità greca, che furono rimessi in discussione con la bolla papale del 1542 e ripristinati grazie a un nuovo provvedimento del 1549, al quale Nukios contribuì anche come emissario a Roma. A Venezia si dedicò attivamente all’attività editoriale in lingua greca: pubblicò, tra l’altro, l’Apostolo (1542) e il Typikon di san Sabba (1545), fondamentali per la prassi liturgica ortodossa, e curò l’edizione in volgare greco delle Favole di Esopo (1543), opera fortemente popolare, che testimonia la sua versatilità e il suo impegno culturale anche al di fuori dell’ambito ecclesiastico.

Ad Andronico Nukios (Nicandro) è dedicata la voce di Vincenzo Vozza recentemente pubblicata nel Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneofulcro del sito Ereticopedia.

Per consultare la voce collegarsi alla pagina: https://www.ereticopedia.org/andronico-nukios

Pietro Speziale (1478-1554), maestro, umanista ed eretico

Pietro Speziale (noto anche come Pietro Cittadella, il Cittadella o col nome umanistico di Petrus Italicus), nato a Cittadella (Padova) nel 1478 e morto nella stessa località nel 1554, fu maestro di grammatica, umanista e intellettuale eterodosso attivo nell’area veneta tra la fine del Quattrocento e la metà del Cinquecento. Figura liminare tra Umanesimo e Riforma, autore di numerosi scritti pedagogici, filosofici e teologici, alcuni dei quali gli valsero l’accusa di eresia, fu processato e imprigionato per lunghi anni dall’Inquisizione veneziana.

A Pietro Speziale è dedicata la voce di Vincenzo Vozza recentemente pubblicata nel Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneofulcro del sito Ereticopedia.

Per consultare la voce, collegarsi alla pagina https://www.ereticopedia.org/pietro-speziale

La guerra dei Trent'anni: la fase francese (27/06/2025)

Venerdì 27 giugno 2025 alle ore 18:00 Parresia, piattaforma digitale dell'Associazione CLORI e del suo network Cantiere Storico Filologico, nell'ambito del ciclo di puntate dedicate alla guerra dei Trent'Anni (1618-1648), trasmette una live dedicata alla fase francese (1635-1648) del conflitto.

Luca Al Sabbagh dialoga con Riccardo Mardegan.

LINK DIRETTO ALLA LIVE: https://www.youtube.com/live/psL1ImTCB4Q

Il fiero pasto (19/06/2025)

Giovedì 19 giugno 2025 alle ore 18:00 Parresia, piattaforma digitale dell'Associazione CLORI e del suo network Cantiere Storico Filologicodedica una live al fenomeno dell'antropofagia nel corso della Storia. Luca Al Sabbagh dialoga con Antonio Maccioni.

LINK DIRETTO ALLA LIVE: https://www.youtube.com/watch?v=-V77x0YGmgY

Napoli e l'Inquisizione: la rivolta del 1547

Nel 1510 vi fu un primo tentativo di introdurre a Napoli e nel viceregno meridionale l’Inquisizione “all’uso di Spagna” (Creata nel 1480). Ma l’insorgenza cittadina, durata circa un anno, indusse il re Ferdinando il Cattolico ad abbandonare il progetto. Dopo la creazione dell’Inquisizione Romana, o Sant’Ufficio (1542) Carlo V nel 1547 tentò nuovamente di introdurre l’Inquisizione spagnola, con l’appoggio del viceré don Pedro di Toledo, che voleva limitare la potenza dei feudatari, in primis Ferrante Sanseverino, principe di Salerno. Ma anche questo tentativo fallì per la viva protesta dei cittadini, sia nobili che popolo. Ferrante, inviato come ambasciatore in Spagna, per la sua protervia cominciò ad essere oggetto di attenzione, anche perché si vociferava di connivenze coi francesi e coi turchi. Perciò nel 1551 fuggì insieme al suo segretario Bernardo Tasso, anch’egli “in odore di eresia”.

A tutte queste vicende è dedicata la voce di Maria Sirago pubblicata nel Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneofulcro del sito Ereticopedia.

Per consultare la voce collegarsi alla pagina: https://www.ereticopedia.org/rivolta-contro-linquisizione-a-napoli

La guerra d'Otranto (1480-81) (13/06/2025)

Venerdì 13 giugno 2025 alle ore 18:00 Parresia, piattaforma digitale dell'Associazione CLORI e del suo network Cantiere Storico Filologicodedica una live alla guerra d'Otranto (1480-1481), episodio cruciale nell'espansione ottomana nel Mediterraneo.

Luca Al Sabbagh dialoga con Gaetano Conte.

LINK DIRETTO ALLA LIVE: https://youtube.com/live/Mdkd1BPssQA

5x1000 all'Associazione CLORI (730/2025 e Modello Redditi/2025)

Segnaliamo, in questo periodo di dichiarazioni dei redditi, che per sostenere le nostre attività è possibile donare il CINQUE PER MILLE alla nostra ASSOCIAZIONE CLORI APS.

Per i contribuenti che desiderano esercitare questa scelta, il tutto è molto semplice.

Compilando il Modello 730/2025 oppure il Modello Redditi/2025, nella sezione dedicata al cinque per mille, basta barrare il riquadro "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale (...)” e indicare il codice fiscale della nostra Associazione CLORI: 

94265510480

NON COSTA NULLA in quanto ogni anno, com’è noto, il sostituto d’imposta sottrae dallo stipendio lordo le trattenute che versa allo Stato, tra le quali il cinque per mille. 

In caso di incertezze/difficoltà, si possono chiedere delucidazioni al proprio CAF o al proprio commercialista.

Ricordiamo che è possibile anche effettuare donazioni libere utilizzando l’IBAN IT19Z0623002811000057039186 (conto intestato all’Associazione CLORI APS presso Crédit Agricole) oppure tramite PayPal

La guerra dei Trent'anni: la fase svedese (30/05/2025)

Venerdì 30 maggio 2025 alle ore 18:00 Parresia, piattaforma digitale dell'Associazione CLORI e del suo network Cantiere Storico Filologico, nell'ambito del ciclo di puntate dedicate alla guerra dei Trent'Anni (1618-1648), trasmette una live dedicata alla fase svedese (1630-1635) del conflitto.

Luca Al Sabbagh dialoga con Andrea Gaspardo.

LINK DIRETTO ALLA LIVE: https://www.youtube.com/watch?v=upyFDnoFd-w

Sentenza TAR Lazio annulla e censura la decisione di diniego dell'ASN di I Fascia a un candidato nel s.c. 11/A2

Con sentenza pubblicata in data 24 maggio 2025, il TAR Lazio (Sezione IV-quater) ha accolto il ricorso del Prof. Daniele Santarelli contro il giudizio di non idoneità all’Abilitazione Scientifica Nazionale di prima fascia nel settore concorsuale 11/A2 – Storia moderna, annullando l’atto impugnato e disponendo una rivalutazione da parte di una Commissione in composizione diversa rispetto a quella la cui valutazione è stata censurata.

La commissione il cui operato è stato censurato dai giudici amministrativi – con l'accoglimento, in particolare, dei seguenti motivi di censura: "Violazione di legge (art. 97 Cost.; artt. 1 e 3, L. 7 agosto 1990 n. 241). Violazione e falsa applicazione dell’art. 16 comma 3 della L. 30 dicembre 2010, n. 240, degli artt. 1 e 3, comma 2, lett. a), 4, 5 e 6 del D.M. n. 120/2016 dell’Allegato B al citato D.M. n. 120/2016. Eccesso di potere per carenza di motivazione e di istruttoria; illogicità, contraddittorietà e irragionevolezza del giudizio; travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Sviamento di potere e violazione dei principi di imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa." – era composta da:

  • Girolamo Imbruglia (Università degli Studi di Napoli "L’Orientale"),

  • Guido Abbattista (Università degli Studi di Trieste),

  • Massimo Carlo Giannini (Università degli Studi di Teramo),

  • Vittoria Fiorelli (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli),

  • Marina Formica (Università degli Studi di Roma "Tor Vergata").

La sentenza non si limita a una censura formale, ma definisce in modo netto la gravità delle carenze riscontrate:

“Il giudizio di diniego all’abilitazione scientifica per le funzioni di professore di I fascia espresso dalla Commissione nei confronti del candidato Santarelli appare sotto diversi profili immotivato, manifestamente illogico.”

Il TAR Lazio evidenzia che la motivazione collegiale è non solo assertiva e contraddittoria, ma anche internamente incoerente, in quanto:

“[…] presenta un giudizio collegiale assertivo e contraddittorio; e, quanto ai giudizi individuali, lascia emergere sia apprezzamenti favorevoli che rilievi negativi, suddivisi tra le diverse pubblicazioni, senza però consentire di evincere con la necessaria esaustività per quale ragione si siano ritenuti i secondi prevalenti sui primi.”

Tra gli esempi più eclatanti, il TAR cita lo stesso giudizio collegiale, che riconosce “buone prove di ricerca” e “sicura operosità”, per poi concludere con l’evanescente formula della “mancanza di un percorso di elaborazione storiografica sufficientemente originale”.

Il giudizio della Prof.ssa Fiorelli, che afferma che il ricorrente “non è ancora maturo” per la I fascia, viene giudicato dal TAR come privo di fondamento sostanziale, nonché contraddittorio con i dati oggettivi. Analogamente, la valutazione della Prof.ssa Formica, che parla di mancanza di “originalità interpretativa” e “internazionalità”, viene bollata come priva di motivazione specifica.

Quanto all’insinuazione — davvero temeraria — circa una presunta “limitatezza quantitativa” della produzione scientifica, il TAR osserva che:

“risulta per tabulas che il ricorrente vanta 203 pubblicazioni per la voce ‘articoli e contributi 10 anni’ (il minimo era 25); 5 articoli per la voce ‘articoli classe A 15 anni’ (il minimo era 2); 7 libri per la voce ‘libri 15 anni’ (il minimo era 1).”

Questa è la seconda vittoria piena ottenuta dal Prof. Daniele Santarelli nel contenzioso relativo alla procedura ASN 2021–2023 nel giro di un mese, dopo la sentenza definitiva n. 3509/2025 del Consiglio di Stato (settore 11/A4). Due decisioni, due annullamenti, due Commissioni censurate.

La nuova sentenza non fa che confermare quanto da tempo noto e ora ulteriormente rafforzato dalla riforma legislativa in corso: l’ASN è stata, in troppi casi, uno strumento di esclusione opaca, manipolabile, privo di trasparenza e proporzionalità, e oggi più che mai emerge la necessità — giuridica, politica e accademica — di abbandonarlo in favore di un sistema più equo e responsabile.

Per consultare la sentenza (di pubblico dominio e naturalmente reperibile anche sul portale della Giustizia AmministrativaCLICCARE QUI o in alternativa scorrere il documento qui sotto.

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