Terra Lavoro, Alta Polizia, 1848

Nel lungo e complesso 1848 in Terra di Lavoro si propagavano da parte della borghesia più avanzata fermenti liberaleggianti, mentre il ferreo regime borbonico fronteggiava, con esigua forza pubblica, mali atavici, come il brigantaggio nel territorio di Alvito, la diffusa delinquenza comune, l'agitazione popolare in Sora per il ritorno nella sede diocesana del vescovo misoneista Giuseppe Montieri, alcuni subbugli provocati da facinorosi nel distretto di Nola e a Maddaloni, faide paesane ai piedi dei monti Aurunci. In attesa di stilare gli elenchi con le persone ritenute "attendibili", cioè pericolose poiché insidiavano l'ordine costituito, la polizia metteva sotto stretta vigilanza tutti quelli che erano, o avrebbero potuto essere, sovversivi.

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