La scienza itinerante. Formazione delle competenze e impiego delle risorse minerario-metallurgiche tra il Regno di Napoli e l’Europa (secoli XVIII-XIX)

Le Edizioni CLORI sono molto liete di annunciare la pubblicazione, nell'ambito della collana "Studi storici, filologici e letterari", del volume di Fabio D'AngeloLa scienza itinerante. Formazione delle competenze e impiego delle risorse minerario-metallurgiche tra il Regno di Napoli e l’Europa (secoli XVIII-XIX)

Fabio D'AngeloLa scienza itinerante. Formazione delle competenze e impiego delle risorse minerario-metallurgiche tra il Regno di Napoli e l’Europa (secoli XVIII-XIX)

Data di pubblicazione: Aprile 2022
ISBN 979-1280410016 | 325 pagine

Nel Settecento lo sviluppo della tecnica, insieme alla crescente domanda di metalli e alla necessità di risolvere i problemi connessi allo sfruttamento del sottosuolo, stimolarono e promossero la creazione di una nuova classe di maestranze e di ingegneri minerari; il viaggio scientifico diventò lo strumento attraverso il quale lo Stato raggiunse questo obiettivo. A partire soprattutto dalla seconda metà del secolo la pratica del voyage savant cominciò a declinarsi in forme nuove e un posto di rilievo spettò alle competenze nel reperimento e impiego delle materie prime. Il ruolo centrale che la circolazione dei saperi, delle persone, dei testi scritti e degli oggetti materiali ricoprì quale agente di diffusione di specifici know-how trovò una felice conferma nel settore estrattivo-metallurgico. Favorito da migrazioni e da flussi di scambio, questo ambito tecnico-scientifico ebbe anche forti stimoli da ragioni politico-militari e da motivazioni politico-costituzionali. In particolare, l’indotto di situazioni di belligeranza privilegiò processi legati allo sforzo economico per il sostentamento e la modernizzazione degli eserciti regolari che ebbero effetti propulsivi sull’impiego intensivo delle miniere e sulle connesse manifatture. È necessario inoltre considerare che il finanziamento dei viaggi mineralogici rientrò in una precisa strategia messa a punto dalla maggior parte dei governi del vecchio continente volta a sviluppare l'economia mediante l'incremento, nonché lo sfruttamento delle riserve metalliche; nel Mezzogiorno infatti l'edificazione del complesso siderurgico di Mongiana e di Ferdinandea, l'organizzazione della spedizione mineralogica nel 1789 denotavano un forte interesse per la siderurgia nell'ambito del nuovo indirizzo impresso da Carlo di Borbone e dal successore Ferdinando all'economia del regno.
A partire dall’analisi delle indagini che, tra XVIII secolo e XIX, accostarono l’attività vulcanica al processo di orogenesi, soffermandosi poi sull’annosa e controversa disputa, sorta nelle scienze della Terra di fine Settecento e inizio Ottocento tra i cosiddetti «vulcanisti/plutonisti» e «nettunisti», il lavoro di ricerca mette al centro della riflessione l’importanza dei viaggi geo-minerari in Europa nel Settecento, riservando ampio spazio al viaggio mineralogico effettuato da sei naturalisti napoletani tra il 1789 e 1796. A partire dai risultati e dall'esperienza acquisita in questa occasione il sovrano di Napoli Ferdinando IV di Borbone tentò di incrementare la produzione e lo sfruttamento delle miniere e inoltre di stimolare e di finanziare nuove ricerche e attività manifatturiere nel campo. Un progetto senz’altro ambizioso, ma ostacolato da diffidenze, da gelosie personali, da difficoltà finanziarie e da interessi del vecchio mondo accademico, e che riuscì soltanto in parte a concretarsi.

Il volume, come di consueto per le opere della collana, è consultabile e scaricabile liberamente in formato digitale sul sito delle Edizioni CLORI, mentre il formato cartaceo è acquistabile on line.

Per maggiori informazioni visita il sito delle Edizioni CLORI: http://www.edizioniclori.it

Per acquistare il volume in cartaceo: https://www.amazon.it/dp/B09WYS8TTT

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