Il brigante Giovanniello e i suoi complici sui monti del Matese (1810)

Su "Storia della Campania" (www.storiadellacampania.it) è stata attivata una nuova sezione, a cura di Armando Pepe, che presenta una sistematica cernita di documenti inerenti sia alla Commissione militare (con sede in Castellone, l'attuale Formia), istituita il 6 marzo 1806 presso il Corpo d'Armata francese destinato all'assedio di Gaeta, sia alla Commissione militare di stanza a Capua, istituita con Regio Decreto 30 maggio 1807, che il compito di giudicare in modo marziale tutti i briganti e i loro complici, nonché chiunque avesse cospirato contro lo Stato. Gli atti sono scritti interamente in francese. 

I primi documenti pubblicati nella sezione sono gli stralci di tre processi inerenti alle complicità, reali o supposte, nei confronti del brigante Giovanniello, operante sui monti del Matese durante il decennio francese. I fatti imputati si svolsero a San Gregorio d'Alife (ora San Gregorio Matese) e a Valle di Prata (attualmente Valle Agricola). Nel primo processo, essendo accusati di favoreggiamento, furono condannati a morte, mediante impiccagione, Domenico Mezzullo, Giuseppe Di Lello e Giuseppe Fattore (tutti e tre di San Gregorio). Nel medesimo procedimento, invece, non toccò la stessa sorte a Francesco Mezzullo (figlio di Domenico) e a Pietro Di Lello (figlio di Giuseppe). Nel secondo processo, benché imputati di favoreggiamento, i fratelli Antonio e Filippo de Lellis (di San Gregorio) furono assolti. Nel terzo processo, infine, l'arciprete curato di Valle Agricola Francesco Pezzullo, anch'esso accusato di favoreggiamento, fu assolto.

Per consultare la pagina di SdC dedicata a queste vicende:

http://www.storiadellacampania.it/complicita-brigante-giovanniello-matese

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