Questo
saggio indaga un’importante opera giovanile di Michelangelo Buonarroti, il Crocifisso
ligneo eseguito nel 1493 a Firenze per il priore agostiniano Bichiellini, che
lo ospitò in Santo Spirito per scorticare i corpi morti dell’Ospedale e dare il
via agli studi di anatomia.
La
nuova e rivoluzionaria proposta attributiva elaborata da Gianna Pinotti
riferisce a Michelangelo il Crocifisso a braccia mobili oggi collocato
in Santa Croce, opera da sempre ricondotta a Donatello: questo suggestivo
manufatto, che si trasforma in un Cristo in Pietà, è scaturito da una
straordinaria conoscenza dell’anatomia.
Si
tratta di un innovativo percorso di indagine relativo a un momento decisivo
della formazione giovanile di Buonarroti, in una Firenze investita dalla
riforma religiosa, al fine di restituirci un’opera rivoluzionaria che si presta
a divenire ideale contenitore della teurgia salvifica dell’Amore in
collegamento con la dottrina di Savonarola, che poneva l’immagine del
Crocifisso sofferente al centro della propria predicazione.
Per maggiori dettagli e consultare il fascicolo collegarsi alla pagina:
http://www.ereticopedia.org/rivista#toc37
Nessun commento:
Posta un commento