Andronico Nukios (Nicandro) tra cattolicesimo, ortodossia e riforma protestante

Andronico Nukios o Nicandro (Νίκανδρος Νούκιος), nacque a Corfù alla fine del XV secolo, in una famiglia agiata di farmacisti (o speziali). Dopo la distruzione dell’isola da parte degli Ottomani (1537), si trasferì a Venezia, dove risiedette per circa tredici anni, ricoprendo un ruolo di rilievo all’interno della comunità greco-ortodossa locale. Segretario e lettore ecclesiastico della Confraternita di San Giorgio dei Greci, fu coinvolto nei contrasti interni tra filo-ortodossi e filocattolici (detti uniati), contribuendo alla difesa dei privilegi liturgici e giurisdizionali tradizionalmente riconosciuti alla comunità greca, che furono rimessi in discussione con la bolla papale del 1542 e ripristinati grazie a un nuovo provvedimento del 1549, al quale Nukios contribuì anche come emissario a Roma. A Venezia si dedicò attivamente all’attività editoriale in lingua greca: pubblicò, tra l’altro, l’Apostolo (1542) e il Typikon di san Sabba (1545), fondamentali per la prassi liturgica ortodossa, e curò l’edizione in volgare greco delle Favole di Esopo (1543), opera fortemente popolare, che testimonia la sua versatilità e il suo impegno culturale anche al di fuori dell’ambito ecclesiastico.

Ad Andronico Nukios (Nicandro) è dedicata la voce di Vincenzo Vozza recentemente pubblicata nel Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneofulcro del sito Ereticopedia.

Per consultare la voce collegarsi alla pagina: https://www.ereticopedia.org/andronico-nukios

Nessun commento:

Posta un commento