A Napoli nella prima metà del Cinquecento, specie durante il viceregno di don Pedro di Toledo (Hernando Sanchez, 1994 e 2016; Musella Guida, 2008-2009) si è sviluppato un “umanesimo di corte” in alcuni “circoli letterari” animati da colti aristocratici come i d’Avalos – Colonna ad Ischia. All’interno di quei circoli si era sviluppata anche la poesia femminile, specie quella di Vittoria Colonna e Laura Terracina, un fenomeno tipico delle corti rinascimentali italiane. In questo compatto consesso poetico spiccava un protagonismo femminile rilevato e paritario animatore dei vari “cenacoli” letterari napoletani dove si elaboravano modelli culturali. Verso il 1540 queste colte dame cominciarono a frequentare il “circolo” napoletano di Juan de Valdés, seguendo un processo di “conversione” tale da farle considerare “in odore di eresia”.
Alle dame napoletane "odore di eresia" alla metà del Cinquecento è dedicata la voce di Maria Sirago pubblicata nel Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo, fulcro del sito Ereticopedia.
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