La fama delle donne

Il 5 e 6 aprile 2019 si svolgeranno a Bologna, presso l'Aula Gambi del Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, le giornate di studi sul tema "La fama delle donne. Comportamenti, costumi, linguaggi e trasgressioni femminili tra Medioevo ed età moderna".
Le giornate di studi, a cura di Vincenzo Lagioia, Rossella Rinaldi e Francesca Roversi Monaco, permetteranno di incontrarsi e confrontarsi sul femminile, sulla fama, cattiva e buona, delle donne, tra Medioevo ed età moderna,  esplorando gli stereotipi, entrando in essi e superandoli, attraverso la presentazione di ricerche in corso e di discussione storiografiche aperte e avviate da anni, tra colleghi italiani e stranieri. Un confronto sui documenti di epoche passate per continuare a riflettere su temi che dicono molto al contemporaneo.




"Dominae fortunae suae". La forza trasformatrice dell’ingegno femminile

di Laura Antonella Piras

"Dominae fortunae suae". La forza trasformatrice dell’ingegno femminile è un progetto che approfondisce il contributo offerto dalle donne alla nascita e allo sviluppo dei diversi campi del sapere, dato ancor oggi poco conosciuto e sottostimato. Rivolgere uno sguardo all’attività intellettuale femminile che vada oltre i ruoli e gli schemi prefissati in cui le donne furono ingabbiate sin dall’antichità e che tenga conto in primis del talento personale, è un impegno che oggi più che mai risulta necessario per l’acquisizione di una piena consapevolezza delle proprie origini storiche e sociali. È solo in tempi recenti, con gli sviluppi dell’antropologia e della storiografia ma, soprattutto, per merito dell’intensa attività di riscoperta portata avanti dal movimento delle donne, che molti nomi di artiste, filosofe, scrittrici, mediche e scienziate, eclissati tra le pieghe del tempo, stanno tornando alla luce. Grazie a questi fermenti culturali si sta riuscendo pian piano a ricostruire quel panorama così vario, complesso e stratificato, che è quello dell’attività dell’ingegno femminile. Il progetto, ospitato sul sito Ereticopedia, si inserisce in questo orizzonte di ricerca ed è finalizzato alla realizzazione di profili biografici di tutte le donne che, a partire dal X secolo e per tutta l’età moderna, riuscirono a distinguersi nei diversi ambiti del sapere, mettendo in atto significative forme di resistenza al sistema di valori costruito e tramandato, attraverso i secoli, dalla cultura maschile.

Ereticopedia e la pubblicazione di fonti on line

Sin dal suo avvio nel febbraio 2013, il sito Ereticopedia si è proposto come contenitore, incubatore e propulsore di varie iniziative autonome ma in costante correlazione e dialogo tra loro, suscettibili di evolversi ulteriormente anche con la costituzione di nuovi siti e progetti: è stato il caso dell'Associazione e delle Edizioni CLORI, a cui Ereticopedia ha fatto, per così dire, da incubatrice e le cui pagine, inizialmente ospitate sul sito Ereticopedia, si sono progressivamente trasferite su un altro specifico portale; è il caso anche di un recente progetto di pubblicazione di fonti sulla storia della Terra di Lavoro, avviato con la pubblicazione on line delle Relazioni ad limina dei vescovi di Alife, che conta di arricchirsi progressivamente, trasferendosi anch'esso su uno specifico portale dedicato.

Il carattere, costitutivo, di progetto di lungo periodo e al contempo perennemente flessibile ed evolutivo proprio, sin dagli esordi, di Ereticopedia fa sì che il sito costituisca uno spazio ideale per la pubblicazione di fonti on line (sopperendo in taluni casi alla fugacità di altri progetti on line, magari promettenti nei loro slanci iniziali e in determinate fasi successive, ma tendenti ad esaurirsi col tempo, in mancanza di un serio interesse di sviluppo nel medio-lungo periodo e di adeguata manutenzione, magari dovuta alla fine di specifici finanziamenti, nel caso in cui - rischio non banale nell'informatica umanistica - i curatori fossero troppo dipendenti da consulenti e manodopera esterna e non pienamente integrata nei loro progetti), a complemento o meno di singole o più voci del Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo, che ne costituisce da sempre il fulcro.

Non a caso Ereticopedia ospita, tra l'altro, anche una collezione di rilevanti fonti per la storia politico-religiosa del Cinquecento. In uno spazio specifico vi sono pubblicate e archiviate le trascrizioni effettuate da Daniele Santarelli nell'ambito della propria tesi di dottorato, Il papato di Paolo IV nella crisi politico-religiosa del Cinquecento. Le relazioni con la Repubblica di Venezia e l'atteggiamento nei confronti di Carlo V e Filippo II, discussa presso l'Università di Padova nell'aprile 2006. La collezione comprende i dispacci dell'ambasciatore veneziano a Roma Bernardo Navagero, i dispacci dei nunzi apostolici a Venezia Filippo Archinto e Antonio Trivulzio e altri documenti sul papato di Paolo IV (1555-1559) e sulla famiglia Carafa. I testi erano pubblicati on line tra il 2006 e il 2011 sul sito "Storia di Venezia" (già www.storiadivenezia.it, poi www.storiadivenezia.net), purtroppo attualmente non più attivo, e le edizioni on line erano state seguite ed accompagnate da edizioni cartacee, pubblicate da Aracne editrice nell'ambito della collana Il "cannocchiale" dello storico: miti ed ideologie.

Per consultare queste fonti connettersi alla pagina: http://www.ereticopedia.org/documenti-papato-paolo-iv

Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife

di Armando Pepe

Il 20 dicembre 1585, con la costituzione Romanus Pontifex, papa Sisto V introdusse il precetto delle visite ad limina Apostolorum. Alle visite erano tenuti tutti i vescovi residenziali che, ogni triennio a cominciare dal 1587, dovevano recarsi a  Roma ad veneranda limina Apostolorum e consegnare una relazione scritta circa lo stato della propria diocesi, che veniva esaminata dalla Sacra Congregazione del Concilio, e conservata nel suo archivio, divenuto nel tempo un’inesauribile fonte di risorse documentarie. Infatti, l’esame della relazione, previa costituzione Immensi aeterni Dei, promulgata da papa Sisto V il 22 gennaio 1588, fu demandato alla Congregazione del Concilio. Le relazioni dunque, rinvenibili presso l’Archivio Segreto Vaticano, permettono, in una prospettiva diacronica, una migliore comprensione della Chiesa locale e del territorio in cui essa opera. Come nota Gaetano Nicastro “della utilizzazione delle relazioni si è talvolta esagerata l’importanza, considerandole fonte primaria per la ricostruzione della storia della Chiesa, per giungere talaltra ad una loro completa svalutazione, a causa dei limiti derivanti dal loro stesso carattere di ufficialità. È certo, però, che le relazioni, per quanto non tutte di uguale estensione e pregio, contengono una notevole quantità di dati, non solo sulla vita interna delle Chiese locali, ma altresì sulle loro risposte alle sfide della società. Oltre alle notizie erudite, dalle stesse possono essere tratte notizie, talvolta ampie, circa i grandi fenomeni sociali”. Conglobare l’enorme mole di dati che le relazioni offrono porta alla necessaria conseguenza che le informazioni possono e vogliono essere libere poiché, come nota brillantemente Yuval Noah Harari, “la libertà delle informazioni non è data agli umani, è data alle informazioni”.

Per maggiori informazioni sul progetto di edizione on line delle relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife collegarsi alla pagina: http://www.ereticopedia.org/relazioni-ad-limina-alife


"Storia di venti e di fanciulle rapite" e "Il tempo di un’onda"

di Francesca Favaro

Il carnet de recherche «Studiosus» (https://studiosus.hypotheses.org) si è arricchito, durante il mese di febbraio 2019, di due saggi. Il primo, appartenente alla sezione riservata alle riprese dell’antico e intitolato Storia di venti e di fanciulle rapite, ripercorre, comparandoli sulla filigrana di memorie letterarie unite a suggestioni iconografiche, i miti di Orizia rapita da Borea, vento di Tracia, e di Flora, amata dal vento Zefiro. Delle fanciulle protagoniste delle due vicende si analizza, soprattutto, la differente (e sempre singolare) maternità. Il secondo saggio, Il tempo di un’onda, è dedicato a scrittori che, innamorati di Venezia, rivaleggiando nelle loro pagine con il colorismo pittorico della Serenissima, tentano di catturare in prosa le sue infinite iridescenze di luce. La vibratile ricchezza delle sfumature che, fra cielo e acqua, avvolgono Venezia, viene trasposta da Pietro Aretino, quasi sopraffatto dallo splendore di un tramonto, in una missiva indirizzata a Tiziano nel maggio 1544; con un virtuosistico indugio nella variazione, permea inoltre il romanzo di d’Annunzio Il fuoco.

I due saggi sono consultabili collegandosi alle pagine https://studiosus.hypotheses.org/319 (Storia di venti e di fanciulle rapite) e https://studiosus.hypotheses.org/329 (Il tempo di un’onda).

Nuovi video della CLORI TV

La nostra CLORI TV, iniziativa dell'Associazione CLORI mirata a disseminare le proprie attività scientifiche e culturali, come sempre nel solco delle Digital & Public Humanities, si arricchisce di tre nuovi video!

I video sono singolarmente consultabili cliccando sul relativo titolo nella breve lista che segue:
  • "Imaginetur causam praesentis examinis?" (Padova, 20 febbraio 2019): panel coordinato da Luca Al Sabbagh, con la partecipazione di Marco Bolzonella, Tommaso Scaramella e Domizia Weber, discusso  in occasione della sessione inaugurale della V edizione del convegno "Attraverso la Storia", organizzato dalla SISEM – Società Italiana per la Storia dell'Età Moderna, tenutasi a Padova, presso l'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti, il 20 febbraio 2019.
  • Herman H. Schwedt, "Fare prosopografia inquisitoriale" (Bologna, 6 marzo 2019): relazione di Herman H. Schwedt, che prende spunto dalle sue ricerche sul personale della Congregazione del Sant'Uffizio, culminate nella pubblicazione, tra 2005 e 2017, di sei volumi prosopografici (pubblicati presso Schoening ed Herder). La relazione è stata discussa nel quadro della presentazione del volume "I giudici della fede. L'Inquisizione romana e i suoi tribunali in età moderna" (Edizioni CLORI, Firenze 2017), tenuta a Bologna il 6 marzo 2019, nel corso dell'Annual Conference 2019 della European Academy of Religion. 
  • "I giudici della fede" e la prosopografia inquisitoriale (Bologna, 6 marzo 2019): brevi interventi di Luca Al Sabbagh e Daniele Santarelli nella stessa occasione, a margine della relazione di Herman H. Schwedt.





Call for poster della Terza Conferenza Nazionale di Public History (Santa Maria Capua Vetere, 24-28 giugno 2019)

Alla pagina https://aiph.hypotheses.org/7458 è stato pubblicato il Call for poster della Terza Conferenza Nazionale di Public History, che si svolgerà a Santa Maria Capua Vetere, presso l'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli", dal 24 al 28 giugno 2019.

La scadenza del Call for Poster è fissata al 26 aprile 2019.

Ogni ulteriore dettaglio è disponibile sul sito dell'Associazione Italiana di Public History (AIPH): www.aiph.it.

Le ultime novità sulla Conferenza sono consultabili sui social, in particolare sulla pagina Facebook dedicata: https://www.facebook.com/AIPHconferenza

La nostra Associazione CLORI, che è socio istituzionale dell'AIPH e che è rappresentata all'interno del Comitato di Programma della Conferenza, è entusiasta di poter contribuire alla diffusione dell'informazione su questo rilevante evento scientifico.